Tra le mode importate dell’America, quella che negli ultimi hanno ha riscosso un successo trasversale è il Black Friday, una giornata di sconti enormi all’indomani del Giorno del Ringraziamento.
Dietro a questi sconti enormi, sappiamo chi ci rimette?
Una origine amercana
Questa iniziativa prende piede in America, all’indomani del Giorno del Ringraziamento per invogliare i consumatori a fare i primi acquisti in vista delle ricorrenze natalizie. Una delle teoria per cui sembra chiamato nero vede richiamare i libri contabili. All’epoca le perdite veniva segate i rosso e i profitti in nero. Insomma, pare che nonostante gli sconti i volumi di affari fossero comunque importanti perché capaci di generare margini.
Che cos’è il Margine
Ci interessiamo al costo di un bene e decidiamo se è economico o costoso in base al nostro potere di acquisto, cioè in base a quello che possiamo comprare con quello che guadagniamo lavorando. Chi ci vende quel bene (e è a sua volta un lavoratore) invece stabilisce un prezzo che tiene conto:
- di quanto ha pagato quel bene
- di quali sono le spese che sostiene per poter vendere quel bene
- qual è la sua ricompensa per aver svolto quel lavoro
La ricompensa del venditore dipende quindi dalla differenza tra il prezzo a cui si vende e il prezzo che si paga per poterlo vendere. Non potendo abbassare il costo dei beni che vende e delle spese per svolgere il mestiere, non gli resta che rinunciare ad una fetta del suo margine.
Ora se si tratta di grandi numeri, probabilmente il gioco vale la candela. Immaginiamo un grande negozio che vende normalmente 1000 pezzi di un bene a 50€, incassando 50.000€. In occasione di sconti stracciati, pubblicizzati per attrarre in massa molto clienti, potrebbe vendere 1500 pezzi a 35€ incassando 52.500€
Ma chi invece lavora su piccoli numeri, come i negozi del centro storico, gli artigiani o le piccole botteghe, difficilmente possono permettersi di incrementare i volumi velocemente o per carenza di spazi o perchè i tempi di produzione di un bene non possono essere contratti.
Una proposta azzardata
Immaginiamo ora di recarci al lavoro e sulla porta di ingresso si avvicina il nostro capo che ci dice “Buongiorno, ti ricordi che giorno è oggi?C’è la riunione di allineamento, poi facciamo un incontro per quel progetto… ah poi è’ il black friday: oggi si lavora 8 ore, ma lo stipendio è per 6 ore”. Le stesse folle che intasano in questi giorni i centri commerciali si riverserebbero sui patronati e i sindacati per gridare allo scandalo.
Vi aspettiamo in bottega con i nostri prodotti artigianali, realizzati a mano, per i quali non vi garantiamo il pagamento del giusto compenso al produttore ogni giorno dell’anno.
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