3 regole per un turismo responsabile

Agosto per molti è il mese delle ferie. Le fabbriche chiudono, le città si svuotano e ci troviamo spesso incolonnati verso mete di villeggiatura. Benchè alle volte la vita ci costringa a scelte mainstream, possiamo con i nostri comportamenti fare la differenza e portare anche nella vacanza lo spirito alternativo che ci contraddistingue.

Ecco allora una lista di tre consigli per rendere davvero solidale il vostro viaggio

Regola nr1 : Fotografate con prudenza

Nei nostri viaggi capita di vedere mete esotiche meravigliose, paesaggi mozzafiato o edifici maestosi. Fino a qui niente di strano. Il problema ce lo abbiamo soprattutto quando incontriamo gli abitanti di un luogo. La foggia di un cappello ci sembra particolarmente buffa oppure il modo eccentrico che hanno di vestire. Prima di fotografare è buona norma chiedere se la persona ha voglia di essere fotografata. Questa può essere una bella occasione per fare qualche domanda sul posto e scambiare due parole.

Appena tornate, stampare una decina di foto della vostra vacanza. permetterà loro di sopravvivere all’obsolescenza della tecnologia. Per la conservazione, nella nostra bottega a Imola potete trovare bellissimi album fotografici.

Regola nr 2: incentiva l’economia locale

Il settore del turismo può essere un ottimo motore per l’economia di un paese. Per fare sì che ciò avvenga meglio che il denaro che spendiamo per pernotti, cene e ed esperienze come camminate a cavallo o una uscita di trekking possano portare contate nell’economia locale e non essere catalizzati nelle mani di agenzie o  imprese turistiche estere.

Se l’idea del turista fai da te sembra  una opzione troppo estrema, specialmente all’estero, ci sono agenzie interessanti a questo proposito, come  Viaggi solidali oppure Viaggi e Miraggi

Per chi rimane in italia e si accontenta di un semplice week end fuori porta, in bottega potete trovare le EquoTube, una gitf box per soggiorni e turismo enogastronomico dove si privilegiano strutture ricettive atttente all’ambiente, ai prodotti tipici e biologici e all’autenticità del territorio.. Se vi incuriosice la trovate in bottega in centro a Imola, a pochi passi dall’orologio

Regola nr 3: Conosci il posto che vai a visitare

Una vacanza all’insegna del relax non è in contraddizione con una bella esperienza formativa, Prima di partire ci si può informare sugli usi del posto, sulla cultura e magari imparare qualche parola nella lingua del posto.  In questo modo si eviteranno comportamenti sgraditi o gesti che, non intenzionalmente, potrebbero offendere le persone. Ad esempio, se si desidera visitare un luogo di culto, meglio accertarsi di avere un abbigliamento consono all’occasione. A volte basta un semplice foulard a portata di mano per scongiurare imbarazzi ( a proposito avete visto le stole di Oxfam in sari riciclato?)

E tu? Quali regole ti sei dato per rendere il tuo turismo responsabile? Scrivilo nei commenti

Photo by Milada Vigerova on Unsplash

Libri sotto l’ombrellone

Come ogni estate arrivano i consigli per la lettura e anche noi non potevamo essere da meno. Prima di chiudere la valigia fate un salto in bottega per avere qualcosa da leggere sotto l’ombrellone, qualcosa che ci apra la mente e ci spinga ad immaginare un modo diverso e migliore. Qui avete qualche spunto, ma in bottega c’è molto di più, venite a scoprire i nostri libri!

La guida delle libere viaggiatrici – 50 mete per donne che amano viaggiare in Italia e nel mondo di Iaia Pedemonte e Manuela Bolchini

Cosa trovi in questo libro

  • 50 e più idee di viaggi e soggiorni originali, avventurosi, sentimentali, esperienziali, gustosi e – non meno importante – sicuri, responsabili, socialmente utili ed ecologici.
  • Che cosa c’è da fare? Un batik in Senegal, un gioiello in Tanzania, un formaggio slow in Armenia, yoga a Bali, un cammino con i nomadi in Ciad, esercizi di memoria in Bosnia, shopping pizzo free in Sicilia, mosaici a Venezia, balli folk in Piemonte.
  • Itinerari a contatto con la natura selvaggia o l’arte più raffinata, notti in una tenda nel Serengeti od ospitalità in famiglia nel Ladakh. Infiniti piccoli piaceri da sentire, toccare, gustare. E il desiderio di incontrare e conoscere le viaggiatrici e chi ci ospita nel mondo.

Fonte: Altraeconomia

La prossima felicità – Storie di persone libere, resistenti, felici. di Giulia Calligaro

Questo [libro] non è uno spettacolo fatto con le parole, è un pellegrinaggio a cui dovete rispondere (…) altrimenti non cominciate neppure a leggerlo. (…) Fatevi cambiare un poco da questo libro, fatevi cambiare da chi volete voi, ma non restate inerti. (…) Andate dentro la vostra vita per sfondarla, per vedere dove può incrociare la vita degli altri, non vi stancate mai di credere che questo è il nostro compito più importante: sentire che il mondo ha bisogno di te, e poi di noi. Serve un noi per evitare di spendere 15 milioni al giorno in armamenti. Serve un noi per una nuova civiltà agraria che rimetta in servizio le terre abbandonate e i paesi avviliti dallo spopolamento. Servono i resistenti e una collana che li tenga assieme. Questo libro allora è solo l’apertura di un cantiere che non deve scavare gallerie ma costruire ponti, incentivi agli incontri necessari. In fondo la Terra è questo: un luogo per incontrarsi”.

DAL TESTO DI FRANCO ARMINIO

Fonte: Altraeconomia

Zero rifiuti Manuale di prevenzione e riuso per una vita e un’economia senza scarti di Marinella Correggia

Manuale di pratiche individuali e collettive per prevenire i rifiuti, cambiare la propria vita e l’economia
Una casa senza pattumiera, una città senza discarica. Si può fare!Questo manuale spiega perché prevenire è meglio che smaltire: tutte le pratiche individuali e collettive per una vita senza monnezza. La sfida oggi non è solo riciclare, ma “prevenire” i rifiuti: ridurre o azzerare gli scarti e sostituire oggetti di vita breve con beni durevoli.E, come Gandhi, diventare “spazzini di noi stessi”, in casa o in ufficio. Prefazione di Paul Connett e Rossano Ercolini, storici esponenti della strategia Rifiuti Zero.

Fonte: Altraeconomia

Foto di copertina: Annie Spratt on Unsplash

Frutta secca!

E’ tornata in auge nelle diete per l’estate la frutta secca. A decantare le proprietà di un cibo tanto antico si passano le ore. Contiene infatti grassi monoinsaturi e polinsaturi che permettono di contrastare il colesterolo cattivo, è ricca di vitamine e minerali che solitamente non si assumono con altri alimenti . Se ne raccomanda un consumo giornaliero di 40 grammi ,è ideale come snack mattutino oppure come elemento importante nelle diete vegetariane e vegane.

Vediamo alcuni prodotti che potete trovare in bottega

Mandorle di Sicilia

mandorle di sicilia

Le mandorle pelate di Sicilia Bio di Altromercato sono ad alto contenuto di vitamina E, fosforo e magnesio.

La vitamina E contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Il fosforo contribuisce al normale metabolismo energetico. Il magnesio contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento,al normale funzionamento del sistema nervoso, alla normale funzione muscolare

Il progetto sociale che è dietro a questo prodotto è a sostegno dell’economia carceraria grazie alla cooperativa L’arcolaio. Nata a Siracusa nel 2003, l’Arcolaio è una cooperativa sociale di tipo B con lo scopo primario di offrire percorsi qualificati di reinserimento sociale e lavorativo ai detenuti della Casa Circondariale di Siracusa. All’interno del laboratorio si tostano e confezionano le mandorle, ingredienti tipico della zone, paste di mandorle e altre prelibatezze della Sicilia Sud-orientale.
L’Arcolaio lavora per sviluppare questa impostazione educativa. L’impegno costante nel proporre nuovi sviluppi ha due finalità, da un lato si vuole offrire un’alternativa concreta ai detenuti e dall’altro si vuole far muovere le istituzioni sia nel locale che in un contesto più ampio.

fonte: Altromercato

Noci dell’Amazzonia

La noce Amazzonica, chiamata localmente castaña, cresce in modo spontaneo nella foresta Amazzonica e viene raccolta nel periodo delle piogge, da gennaio a marzo circa. Gli altissimi alberi possono raggiungere i 50 metri e hanno un ruolo essenziale nella conservazione della foresta Amazzonica. La capsula del frutto (che assomiglia al guscio della noce di cocco) si gonfia per le piogge e cade a terra; a questo punto ci vuole l’aguti, un grosso roditore della foresta, per aprire la capsula che contiene 10-12 preziose noci. I castaneros aprono infine la capsula con il machete e raccolgono le noci. Sono circa 150 i produttori biologici certificati di Candela che vivono nella regione di Madre di Dios, e nel periodo delle piogge si trasferiscono nella foresta, creando accampamenti per raccogliere le noci. Grazie all’impegno a favore del biologico, i produttori di Candela contribuiscono a conservare la foresta e il suo grande valore ambientale e sociale. Le noci dell’Amazzonia sono assolutamente spontanee e molto ricche di selenio, un potente antiossidante, e proteine vegetali.  Le noci vengono infine trasportate all’impianto di lavorazione di Puerto Maldonado, costruito in base a criteri di efficienza e sostenibilità ambientale.

fonte: Altromercato

Foto: Abhishek Shintre on Unsplash

Per principio

Non ci si fa mai abbastanza caso, ma ciò che usiamo quotidianamente, ciò che mangiamo, ciò che compriamo, ha uno processo lungo prima di arrivare nelle nostre mani. Le informazioni che ci arrivano su chi lo ha confezionato, lavorato, modificato e a volte coltivato non esisono o sono frammentarie, come altrettanto trasparenti le condizioni in cui tutto questo avviene.

E’ normale che sia così? Per come siamo abituati, forse sì. Ma non è una condizione natuale, semplicemente una convenzione. Forse sarebbe corretto che i consumatori sapessero cosa succede nel processo produttivo di un bene, perchè sono corresponsabili del benessere o dello sfruttamento.

Ricordare i 10 principi del commercio equo e solidale permette a noi di fare acquisti più consapevoli e attenti e ci garantisce di quello che c’è dietro.

  1. Pagamento di un prezzo equo per un salario dignitoso
  2. Relazioni commerciali di lungo termine per avere una stabilità di reddito
  3. Pagamento anticipato per chi non ha accesso al credito
  4. Trasparenza e verificabilità delle condizioni di lavoro
  5. Sviluppo delle competenze per introdurre nuove tecnologie
  6. Informazione e sensibilizzazione
  7. Pari opportunità per uomini e donne
  8. Condizioni di lavoro corrette e sicure, come per orari di lavoro dignitosi e ambenti salubri
  9. Rispetto dei diritti dell’infanzia
  10. Rispetto dell’ambiente .

Sei sicuro che ciò che compri rispetti questi principi?

La nutraceutica nel piatto

Continuano gli appuntamenti per il Circolo del Cibo. In estate il caldo si fa sentire e preferiamo pasti più leggeri e freschi. Abbiamo colto la bella stagione per proporvi una Cena Nutraceutica giovedì 25 Luglio ore 20.30 al ristorante Le Bistrot di Dozza.

Ma che significa Nutraceutica??

La nutraceutica è un neologismo derivante dall’unione tra nutrizione e farmaceutica. I nutraceutici sono tutte quelle sostanze naturali che l’industria farmaceutica utilizza per produrre integratori a partire dai principi attivi degli alimenti. Preparare correttamente cibi di qualità (e a Km zero) senza perdita di principi attivi in cucina, consente di ottenere già ottimi nutraceutici da un qualsiasi piatto del nostro menù quotidiano!  Il menù della serata sarà presentato dalla Nutrizionista Paola Bongiovanni, che lo ha ideato attingendo ai prodotti del Commercio Equo E solidale. La realizzazione invece è a cura del ristorante Le Bistrot di Dozza, con il quale il rapporto è ormai consolidato la relazione con il Circolo del Cibo

Il Menù

  • Benvenuto con estratto di frutta e verdura + cruditè vegetali
  • Antipasto: Insalata di baccalà marinato servita su crema di pomodorini gialli, melone e curry
  • Primo: Ravioli con sfoglia integrale (Az. Agricola Zecchinelli) ripieni di patate, scarola, parmigiano e za’tar serviti con erbe aromatiche
  • Secondo: Polpo al vapore servito su vellutata di patate dolci e lenticchie accompagnato da ceci e coriandoli di verdure
  • Dessert: Sorbetto alla pesca con granella di frollini al thè verde e bergamotto

Cestino di focaccia con farina integrale bio (Az. Agricola Zecchinelli) , allo za’tar, Ceckers alla canapa, alla curcuma e all’olio di Altromercato e i taralli di Libero Mondo

A tavola saranno serviti a richiesta Vino Centopassi Bianco e Rosso, birra Agricola Ticinensis bionda e rossa e

Costo della cena: 30.00€ tutto compreso
(bambini 6-12 anni 15€, sotto i 5 anni 10.00€)
Prenotazione obbligatoria ai seguenti numeri
Le Bistrot 0542- 672122 chiuso martedì tutto il giorno, lunedì e mercoledì a pranzo
Ass.ne San Cassiano 0542 – 27129 dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12