La filiera del cioccolato Altromercato

La produzione del cacao è legata a tante questioni che seriamente minano la biodiversità dei paesi produttori e i diritti umani delle famiglie di coltivatori.
La povertà è la radice di praticamente tutti i problemi dell’industria del cacao tra cui lavoro minorile, deforestazione e malnutrizione infantile.  Il prezzo del cacao attualmente è troppo basso per garantire ai contadini un reddito minimo.  Nella maggior parte dei casi il guadagno medio di un coltivatore di cacao non supera i 2 dollari al giorno.Tale ricavo va diviso, ovviamente, per tutti i componenti del nucleo familiare, con il risultato che la maggioranza delle famiglie vive al di sotto della soglia di povertà estrema, ufficialmente fissata nella cifra di 1,90 dollari al giorno a persona. (Fonte: Cacao Corretto, Mani Tese 2019).Con Altromercato c’è tutto il gusto di scegliere una filiera del cacao equa e sostenibile, nel rispetto dei criteri del fair trade, per dare sostegno, una giusta retribuzione e accesso al mercato a migliaia di produttori di cacao. E tu sei sempre sicuro di gustare una tavoletta di cioccolato «davvero buona».
Da lunedì 26 ottobre fino a sabato 8 novembre ogni 3 tavolette di Mascao Altromercato che acquisterai in bottega, riceverai in maggio una tavoletta di Mascao curcuma e pepe, novità dell’anno

Caffè Manifesto

L’ultima iniziativa organizzata da Altromercato ha lo scopo di promuovere commercio equo e solidale grazie ad uno dei prodotti icona: il caffè.

Il caffè equo e solidale: una lotta per i diritti che parte da lontano

Il caffè è stato per anni simbolo della dominazione coloniale. Proprio per spezzare la catena della dominazione economica il circuito del commercio equo e solidale ha fatto di questo prodotto un cavallo di battaglia. Da elemento di oppressione a opportunità di emancipazione.

Una vittoria del commercio equo è stata la trasversale sensibilizzazione dei consumatori al tema della filiera, tanto che molti grandi produttori hanno consolidato la presenza, all’interno del proprio assortimento, di caffè bio e fair trade.

È importante sottolineare che non basti una certificazione per cambiare le condizioni di vita dei piccoli produttori.
Quando si vogliono avere garanzie rispetto alle condizioni lavorative di chi coltiva il caffè le strade sono due:

  • o si cerca di instaurare relazioni dirette con le comunità locali
  • o ci si affida al meccanismo della certificazione, dove un grande ente internazionale stabilisce i parametri che devono essere rispettati.

I più grandi player del mercato del caffè si appoggiano ai meccanismi di certificazione e acquistano tramite intermediari che offrono ai produttori pagamenti rapidi ma a prezzi molto bassi.

Altromercato è tra i pochi importatori di caffè in Italia con una filiera diretta, senza intermediari. Conoscono direttamente chi produce il caffè e hanno rapporti duraturi con le cooperative nei luoghi d’origine. Come in tutte le migliori relazioni, buoni rapporti comportano alta qualità.

Perchè il caffè che trovi in bottega aiuta davvero chi lo coltiva?

Il caffè è al secondo posto fra le materie prime movimentate nelle borse del mondo, secondo solo al petrolio. Essendo oggetto di speculazioni finanziarie, il prezzo è molto fluttuante, il che ha effetti deleteri sui piccoli produttori.

Il caffè che trovi in bottega invece esce da queste logiche di borsa: il prezzo riconosciuto ai produttori non dipende dall’andamento del mercato, ma è vincolato dal minimo garantito dalla certificazione fairtrde e ha anche una quota aggiuntiva che le cooperative investono in progetti di miglioramento della qualità della vita e della produttività.

Grazie al prezzo giusto e al premio fair trade, le cooperative possono fare investimenti in progetti di sviluppo delle comunità rurali tramite la costruzione di scuole e infrastrutture.
Possono attivare borse di studio per i figli dei produttori, programmi di empowerment femminile e di preparazione tecnica.
E soprattutto possono sostenere i produttori in momenti di difficoltà (come quello attuale) e possono intervenire cercando di mitigare gli effetti della crisi climatica.

C’è una promozione attiva: vieni a conoscerla in bottega.

Se vuoi conoscere meglio il caffè di Altromercato, c’è questa interessante occasione per i nostri clienti. Iscriviti questa newsletter: riceverai un’email con un invito in bottega dove, a fronte di una spesa di almeno 25 € di alimentari Altromercato, potrai ricevere un CAFFÈ MANIFESTO in omaggio.

C’è tempo fino al 18 ottobre per aderire

La cena Nutraceutica

Giovedì 24 settembre torna in occasione del festival Rivestiti anche la cena nutraceutica che in passato ha riscosso grande successo. Merito delle indicazioni dottoressa Paola Bongiovanni biologa nutrizionista e dello staff del ristorante le Bistrot

Il filo che unisce la moda e la cucina

Lo slogan “Rivestiti” ci richiama alla necessità che una sostenibilità ambientale dovrà
necessariamente passare da un cambio d’abito. Vestirsi è una necessità, ma è anche
cultura, arte, comunicazione, alimentazione e piacere nel nutrirsi.

Solo favorendo l’incontro tra consumatori consapevoli e produttori dell’economia solidale
possiamo unire qualità e giustizia sociale e indossare abiti o preparare piatti che
tra le materie prime hanno il rispetto di lavoratori e lavoratrici.

La nutraceutica è un neologismo derivante dall’unione tra nutrizione e farmaceutica. I
nutraceutici sono tutte quelle sostanze naturali che l’industria farmaceutica utilizza per
produrre integratori a partire dai principi attivi degli alimenti.
Preparare correttamente cibi di qualità senza perdita di principi attivi in cucina,
consente di ottenere già ottimi nutraceutici da un qualsiasi piatto del nostro menù
quotidiano!

Cosa fare per partecipare alla cena

È necessaria la prenotazione telefonando a le Bistrot tel 0542 672122 (chiuso il lunedì e
martedì) oppure Associazione San Cassiano tel 0542 27129 (aperto tutte le mattine
dalle 8,30 alle 12,30).
Rispettare il distanziamento fisico e indossare la mascherina secondo le normative
vigenti per prevenire la diffusione del Covid-19.


Il menù della cena

  • Aperitivo di benvenuto servito al tavolo con crudités di verdure e centrifugato di mango (bio equo e solidale) carote, limoni e mele (azienda euergap Folli Renato)
  • Crema di cicerchie bio (Libera Terra) e lenticchie rosse decorticate (Libano) al profumo di rosmarino con polpettine di ceci bio (Libera Terra), guarnita con coriandoli di zucca (azienda eurepgap Folli Renato)
  • Cappelletti di rapa rossa con farina bio di farro e senatore Cappelli (azienda bio Zecchinelli) conditi con burro bio e semi di chia bio (Perù)
  • Gazpacho di pomodoro bio (Solidale Italiano) con tagliatelle di seppia al vapore e bruschettina di pane alla curcuma (Sry lanka) condita con olio EVO bio (Solidale Italiano)
  • Biancomangiare al latte di cocco bio (Tailandia) con frutta secca bio (Amazzonia), guarniti con ananas (Tailandia) e banane bio (Perù) caramellate con zucchero di canna bio (Filippine)

Al tavolo troverete un sacchettino con focaccia di farina integrale bio (Azienda bio Zecchinelli) allo za’atar (Palestina) e cèckers alla canapa, curcuma e olio di oliva EVO (Solidale Italiano).

Costo della cena € 30,00 a persona bevande incluse (che potrete scegliere fra quelle del commercio equo: birra agricola, vino Cento Passi Libera Terra e acqua e caff è equo e solidale)

Rivestiti Imola

Dopo l’esperienza della edizione on line, si torna con un evento locale. Sabato 19 settembre dalle 15.30 manteniamo viva l’attenzione sulla moda etica con Rivestiti Imola, la moda di fare un’altra economia.

Un laboratorio e un intervento saranno l’accasione per chiedeci qual è filiera dei nostri abiti, se sono pensati per durare nel tempo e quali sono le conseguenze di un ricambio molto frequente dei nostri armadi.

Il ritrovo è di fronte alla bottega Giusto Scambio in via Mazzini 12, dove sfrutteremo gli spazi all’aperto per rispettare il distanziamento fisico necessario

Programma

15.30 Laboratorio AgoFilo&Fantasia a cura di Associazione San Cassiano

Allena la manualità per donare nuova vita ai tuoi capi. Ago, filo, scampoli di stoffa e vecchi bottoni: porta quello che hai ma che ti dispiace buttare. Con l’aiuto di Simona e Maria Pia scoprirai come riciclare con creatività.

Laboratorio su prenotazione – massimo 8 posti ( tel.370 3355896.)

La partecipazione è gratuita

17.00 Meridiano361 racconta la bigiotteria in alluminio riciclato

La lavorazione dell’alluminio in Madagascar è una tradizione che risale ai primi del ‘900. Quando il mercato locale è stato invaso da pentolame importato dalla Cina, la produzione locale ha avuto un crollo. Elsa e Sofia ci del loro progetto di recupero dell’alluminio e di artigiani convertiti all’economia circolare per realizzare bigiotteria.A seguire Aperitivo Solidale offerto dall’Associazione San Cassiano.

Nel rispetto delle normative per prevenire la diffusione del Covid-19, ti chiediamo di rispettare il distanziamento fisico e di indossare la mascherina

Evento realizzato con il contributo della Regione Emilia Romagna LR 26/2009

contatti

info@giustoscambioimola.it WhatsApp tel.370 3355896

La spesa la faccio nei mercati

Con l’arrivo di settembre riprendiamo il nostro impegno nei mercati locali di Imola perchè sono espressione di una economia connessa e complementare a quella del commercio equo e solidale

I mercatini a cui aderiamo

Come impegno regolare, da settembre a giugno, ogni anno partecipiamo a due mercati locali che sosteniamo da molti anni:

  • Il Mercolbio, tutti i mercoledì dalle 15.30 alle 19.00 al Centro sociale La stalla (via Serraglio 20b, Imola)
  • Il Mercato della Terra di Imola, tutti i venerdì dalle 16.00 alle 19.00 al mercato coperto (via Rivalta, Imola)

Aderire a questa iniziativa ci richiede molto impegno: serve cercare altri volontari rispetto a quelli che sono in bottega e inoltre c’è bisogno di andare a Bologna a ritirare la frutta.

Però ne vale la pena perchè le banane, gli avocado, lo zenzero e i limoni che vendiamo oltre ad essere buonissime e con tanto di certificato biologico sono prodotte in una filiera che tutela e difende i lavoratori e riconosce il giusto compenso.

Non si vive di solo commercio equo e solidale

Scegliere cosa mettere nel piatto fra gli scaffali del supermercato è una cosa molto difficile. È difficile destreggiarsi tra a etichette e confezioni di plastica, e spesso indugiamo troppo su cibi poco salutari a basso costo.

Per questo motivo sosteniamo l’agricoltura locale e i piccoli produttori:

  • favoriamo un’economia che sostiene loro prima delle grandi aziende
  • hanno a cuore la terra che lavorano perché è la stessa in cui vivono
  • evitiamo l’inutile traffico di merci che si trovano già qui.

Per tutto quello che invece arriva da lontano, c’è il commercio equo e solidale, che garantisce il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente in cui vivono.

Se non vuoi perderti nemmeno un mercato, dai un’occhiata al calendario: ci sono segnati tutti i nostri appuntamenti.