Chiudiamo bottega

Serranda chiusa

Come vi sarete accorti passeggiando per via Appia, a Imola, il complesso in cui si trova la nostra bottega ha subito una serie di interventi di ristrutturazione. Ci avevano avvisato già da tempo e c’è chi si era già organizzato da un po’, come la merceria proprio di fianco a noi. Adesso non possiamo più rimandare: dobbiamo chiudere la bottega di via Appia. Questa chiusura però non sarà un addio.

19 anni in centro a Imola

Sono 19 anni che la Bottega Giusto Scambio è presente nel centro storico di Imola e grazie all’instancabile lavoro dei volontari dell’associazione San Cassiano. Il compito principale da assolvere è stato diffondere i principi del commercio equo e solidale proponendo prodotti genuini, durevoli e prodotti nel rispetto dei diritti dei lavoratori di tutto il mondo.

La Bottega dalle pareti gialle e il banco arancione a L è diventata nel tempo una istituzione. La pianta quadrata, il soffitto alto con una volta a botte e dietro al banco le scaffalature di cioccolate,caffè, tè e infusi, bevande, pasta e biscotti. La vetrina che si vede da via Appia, allestita ogni settimana con grande cura. Gli scaffali con la cosmesi, appena entrati, sulla sinistra, dove con cadenza settimanale non manca occasione che qualche cliente osservi “Non sapevo che avevate anche le creme”. E poi gli scaffali a rotazioni, con borse, T-shirt, libri, astucci, dolci natalizi e pasquali e i campioni delle bomboniere per le ricorrenze.

Quello che non si trovava sullo scaffale era sotto, nei cassetti in legno. Cornici il legno, materiale per confezionare le bomboniere, sottopentola, tovagliette e oggetti in carta di cacca di elefante. Quello che non poteva stare sotto è invece nello scaffale più alto: cesti di ogni forma, colore e dimensione circondano la bottega su 3 lati.

A breve, raccoglieremo tutti i nostri prodotti, smantelleremo i nostri arredi e lasceremo definitivamente uno spazio che ci ha permesso di condividere con gli imolesi un pezzo di strada assieme.

Nuova Bottega Giusto Scambio

Quando ci hanno detto di lasciare i locali non è stata una bella notizia. Ce la aspettavamo perchè sapevamo della necessità di ristrutturare il palazzo. Però in questi anni abbiamo sempre scacciato la notizia come un brutto pensiero. Quando è arrivata la comunicazione ufficiale non potevamo più nasconderci dietro a un dito. Che fare?

In un’epoca di acquisti online e di supermercati generalisti che tra mille cose ogni tanto vendono anche fair trade, abbiamo fatto una scelta di campo: essere presenti. Imola (e il territorio circostante)non poteva essere privata di un presidio di commercio equo e solidale.

Il centro storico il termometro della vivibilità e della vivacità di uno spazio urbano e sempre qui vogliamo aprire una nuova bottega. Vogliamo uno spazio più ampio dove proporre i prodotti di una economia alternativa e rispettosa dell’uomo, organizzare incontri e presentare progetti sociali. Vogliamo raccontavi noi che cosa c’è dietro ciascun prodotto e ricordarvi perchè certi prodotti sono giusti e altri no.

Siamo convinti che il territorio locale possa ascoltare questa voce e continueremo a proporla. Per ora vi teniamo segreto sia il quando che il dove, ma stiamo lavorando per rendere la nuova bottega ancora più bella.

Intanto seguiteci su Facebook e Instagram: seguiranno aggiornamenti.

La cosmesi in bottega

cosmesi

Come avrete sicuramente notate dalle ultime storie sui nostri canali social (a proposito, seguici sia qui che qui) stiamo dando grande spazio ai prodotti di cosmesi che abbiamo in bottega perchè li troviamo fantastici per molteplici motivi.

Per tutti coloro che ancora non la conoscessero, ne approfittiamo per fare una breve carrellata di alcune delle linee che potete trovare in assortimento. L’invito però è quello di venire a scoprirle tutte nella bottega Giusto Scambio.

I motivi per cui scegliere la cosmesi in bottega

E’ bene preoccuparsi di quali ingredienti finiscano sulla nostra pelle. Privilegiare una cosmesi costituita da ingredienti biologici è inoltre il modo migliore per preservare anche il territori delle coltivazioni.

Inoltre la filiera di approvvigionamento degli ingredienti è rispettosa dei diritti dei produttori. Questo è un aspetto molto rilevante per ingredienti importati da Paesi come il Marocco , il Paraguay o lo Sri Lanka, dove c’è forte squilibrio del potere contrattuale tra produttori e importatori.

Infine la qualità del prodotto finale. Sicuramente la qualità degli ingredienti è fondamentale, ma è importante anche saperli inserire in formulazioni capaci di essere assorbite. Questo aspetto comporta una differenza sostanziale nel costo del prodotto e il rapporto qualità-prezzo delle formulazioni è davvero vantaggioso

La Linea Ibisco

Una della linea di punta è Linea Ibisco per pelli sensibili. L’ibisco è noto ai più per la bevanda che si ottiene dall’infusione dei fiori essiccati: il Karkadè. (sì, in bottega c’è anche il karkadè!)

L’assortimento dei prodotti è molto ampio, va dal latte detergente al tonico idratante, passando per crema viso, contorno occhi, crema corpo, maschera lenitiva, bagno doccia e deodorante. Non c’è un prodotto che non possa fare la caso tuo.

La linea uomo

La linea uomo ha tra gli ingredienti il tè nero e il bergamotto. La fragranza di bergamotto dona un’immediata sensazione di freschezza naturale e l’assenza di alcool lo rende perfetto per chi vuole un prodotto efficace ma delicato

In bottega potete trovare il deodorante spray, il dopobarba e il doccia schiuma

E voi come scegliere il vostro prodotto di cosmesi? Quanto è importante che abbia una formulazione sicura per la pelle? Scriveteci un commento o un messaggio e fateci sapere qual è il vostro prodotto preferito.

Foro di copertina by Anastasiia Ostapovych on Unsplash

Eventi da non perdere

Inauguriamo oggi la rubrica degli eventi. Ogni mese pubblicheremo un post di riepilogo delle iniziative in programma a Imola e dintorni che vogliamo promuovere perchè o sono organizzati da noi (ovviamente 🤓) o perchè pensiamo che siano portatori sani di idee positive. Se volete segnalare qualche evento scriveteci a info[at]giustoscambioimola.it

Partiamo con le iniziative a cavallo tra settembre e ottobre.

Graffti Bike

L’archietetta Elisa Spada ha curato un percorso ciclabile all’interno di Imola per ammirare i graffiti che grazie al progetto Restart arricchiscono la città. Per domani pomeriggio ore 18.00 è stato organizzato un tour guidato in collaborazione con Appennino Bike: partenza dal Caffè della Rocca e arrivo all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Dicono del progetto:

« Sovrapponendo la mappa dei percorsi ciclabili del Comune di Imola e la google maps con la localizzazione di tutte le opere di sreet art realizzata da RestArt Urban Festival è stato definito un percorso ciclabile della lunghezza di 12Km che consente di toccare la maggior parte dei luoghi della street art imolese nonchè scoprire, pedalando, alcune delle principali emergenze turistiche della città di Imola (Rocca Sforzesca, Palazzo Tozzoni, Autodromo). »
Graffiti Bike

Il progetto ci piace perchè dimostra che le nostre preziose piste ciclabili non sono solo strumento per viabilità ordinaria, ma diventano un percorso culturale e apre la strada, non solo metaforicamente, al turismo ciclabile. Però siccome tra di voi ci sono anche i culi pesanti, ricordiamo che fino al 30 settembre c’è la mostra fotografica di Elisa al Caffè della Rocca.

Del perchè ci sia tanta affinità tra l’associazione San Cassiano e una architetta imolese, lo scoprirete nelle prossime puntate.

Meet the disigner

Conosciamo bene gli amici di Etico, un negozio di abbigliamento che propone linee di abbigliamento attente all’ambiente e ai diritti dei lavoratori. Le collaborazioni con loro sono nate tempo fa e proseguono tuttora perchè non possiamo che condividere l’attenzione per una moda bella e sostenibile. In occasione di Una notte in centro, propongono per le 18.00 l’appuntamento Meet the disgner , rassegna partita lo scorso giugno per per fare conoscere nuove produzioni dal basso. Questa settimana, inaugurazione dello spazio dedicato a Mrs Polly Lucite con bjoux ispirati agli anni ’50.

Il progetto di Etico ci piace perchè abbraccia una filosofia a noi cara e propone abbigliamento in contrasto con i dettami dell’indossa e getta. Per di più se fate un salto in bottega, trovate anche gioielli e accessori del commercio equo e solidale.

Incontro pubblico col Professor Stefano Zamagni

Incontro con il professo Stefano Zamagni martedì 1 ottobre 2019, Piazza Matteotti 8, Imola

E’ un po’ presto, ma ci teniamo molto che veniate quindi vogliamo avvisarvi per tempo.
In occasione del trentennale dell’Associazione San Cassiano “Giusto Scambio”
e del “Comitato Sao Bernardo” martedì 1 Ottobre 2019  ci sarà un incontro pubblico col Professore Stefano Zamagni dal titolo “Riforma del terzo settore: nodo strategico per una società in trasformazione”. Per chi non lo conoscesse, è un economista e presidente dell’Accademia Pontificia delle scienze sociali. Oltre ai suoi titoli, aiutano le sue parole a spiegare chi sia

«La crisi dimostra il fallimento dei modelli economici che hanno dominato negli ultimi decenni e prova che è ormai necessario riscrivere i manuali di economia. C’è un contesto nuovo ed è il modello dell’economia civile di mercato ciò a cui dobbiamo guardare». 
Stefano Zamagni .

Insomma, l’intervento di un economista che mette in discussione gli attuali modelli economici è senz’altro interessante da ascoltare, per di più se spiega come le associazioni possano avere un ruolo centrale nell’economia del futuro. L’incontro sarà alle ore 21 presso la Sala grande primo piano Palazzo Sersanti in Piazza Matteotti, 8 a Imola.
Appuntatelo in agenda!

Foro by Eric Rothermel suUnsplash

Esami a settembre

Alzi la mano chi tra di voi ha un esame imminente! Ci sono i rimandati a settembre, chi si immatricola e chi cerca di recuperare quello che non è stato dato lo scorso anno accademico. Beh, ci sentiamo sulla vostra stessa barca, perchè anche noi fra qualche giorno avremo il nostro esame.

Il sistema di Equo Garantito

Per poter operare come ente che si dichiara Equo e Solidale, la buona volontà e l’attenzione alle ingiustizie tra Nord e Sud del mondo sono condizioni necessarie, ma non sufficienti, Serve infatti un sistema di misurazione oggettivo del nostro operato. Altrimenti chiunque si potrebbe svegliare la mattina e dichiararsi tale, ma poi perseverare in comportamenti che contravvengono i 10 principi del commercio equo.

Questa carta dei principi esiste perchè le realtà di commercio equo in italia si sono unite e hanno raccolto il proprio credo in una Carta Italiana Dei Criteri del Commercio Equo e Solidale. Da questa unione prende forma la nostra associazione di categoria che si chiama Equo Garantito. Essa ha come compito la traduzione operativa di questi principi e il monitoraggio dei propri associati.

Lo standard al quale dobbiamo attenerci è riportato nel Regolamento di Gestione del Registro, che riassume i principi del commercio equo e solidale in 8 punti

  • Democraticità e trasparenza dell’organizzazione
  • Promozione del Commercio Equo e Solidale nell’attività commerciale e nell’attività info-educativa
  • Condizioni di lavoro del personale
  • Relazioni con i produttori
  • Lavoro di rete
  • Rispetto dell’ambiente

Come si vede in bottega, nei mercatini e nelle iniziative alle quali aderiamo, siamo da sempre impegnati nel rispetto di questi requisiti e nel darne opportuna evidenza per far riconoscere all’estero il nostro impegno.

Il sistema di monitoraggio

Le associazioni appartenenti a Equo Garantito ogni anno compilano un questionario di Autovalutazione rispetto a questi principi. E’ un’occasione per fermarsi a riflettere e riconoscere quanto davvero sia importante portare avanti le nostre iniziative, come le attività di formazione nelle scuole, le serate per il circolo del Cibo, le iniziative per diffondere una economia più giusta come Terra Equa Imola e Rivestiti!.

Ma niente come uno sguardo esterno può riconoscere attività enormi, ma che sono talmente consolidate nelle nostre routine da sembrarci poco importanti, o mancanze alle quali non avevamo posto la dovuta attenzione. Per questo ogni 2 anni vengono effettuati audit a campione tra gli associati per verificare la corrispondenza tra l’autodichiarazione e quanto riscontrabile dall’auditor.

Insomma ragazzi, in questi giorni anche noi stiamo facendo scorpacciate di frutta secca e cioccolata, per essere lucidi a attenti per l’audit. Siamo sicuri che andrà bene, perchè ci siamo preparati… però insomma, avete presente quel gorgolio allo stomaco? Ecco, i associazione ce lo abbiamo tutti.

E voi, come vi state preparando per il vostro esame?

Foto di Green Chameleon su Unsplash

La mappa e il territorio

mappe

A che cosa serve una mappa? Questo è la settimana di rientro dalle vacanze, si disfano le valigie, si ripongono costumi e una volta si sarebbero riposte anche le mappe di viaggio. Ora non serve, ce le abbiamo, digitali e pronte all’uso, sul nostro telefono.

Allora cosa serve una mappa? Serve ancora? Serve, eccome, anche se ci sembra un oggetto vintage, come il clavicembalo e il dagherrotipo. Una mappa rappresenta uno spazio, aiuta ad orientarci. Una mappa decide cosa viene prima e cosa viene dopo, mi aiuta a capire dove parto e dove posso arrivare. Una mappa serve a dare una visione compatta, approssimata e simbolica del perimetro in cui ci muoviamo. Non fraintendiamo, approssimata non significa fatta male. Una corretta rappresentazione dello spazio deve rispettare:

  • l’equidistanza, il rapporto delle distante sulla carta corrisponde a quello nella realtà
  • l’equivalenza, il rapporto delle superfici sulla carta corrisponde a quello nella realtà
  • l’isogonia, che è una parola difficile per dire che l’angolo formato da due righe sulla carta corrisponde all’angolo della superficie reale

Solo che tutto questo lo può fare un solido, non un piano.

La mappa del mondo che vediamo dal nostro telefonino ha origine antiche, riprende la mappa di Mercatore, disegnata nel 1569 perchè usata come riferimento della navigazione. Per la navigazione è utile l’isogonia, ed è stata posta enfasi su questa caratteristica a discapito delle altre. Da lì in poi, è stata questione di abitudine continuare ad usare sempre la stessa rappresentazione.

Il risultato di questa applicazione, specialmente per chi non naviga (al di fuori del web, si intende), è un errore nella percezione degli spazi. Le dimensioni effettive non sono come quelle rappresentate. L’Europa è al centro e l’emisfero nord occupa i 3/4 della carta, dando una errata percezione dei rapporti fra i territori. L’india è più grande o più piccola della Scandinavia? E il Nord America rispetto all’Africa?

Nel 1973 lo storico Arno Peters ha proposto la sua mappa per recuperare una corretta rappresentazione del mondo.

Fonte: Associazione Sconfinando Bottega equo solidale

Sostenne infatti che una rappresentazione grafica distorta porta ad una percezione distorta. L’Europa come centro del mondo, i paesi economicamente avanzati più grandi e sproporzionati. In questa mappa tutti gli elementi sono rappresentati secondo le reali dimensioni e gli errori sono distribuiti regolarmente

“La nostra immagine del mondo geografico è falsa perchè si basa su teorie cartografiche che sono solo mezze verità e che a sua volta sosteneva il grande mito tuttora esistente: quello dell’Europa al centro del mondo.”

La nuova cartografia, di Arno Peters

Non sono bastati quarant’anni per scalfire questa abitudine. La nostra rappresentazione rimane questa. Intanto le nostre percezioni sempre più sono filtrate dalla tecnologia e mano a mano che gli atomi diventano pixel, rischiamo di fraintendere la realtà delle cose. E non c’è niente come la cultura e la formazione per sopperire a queste lacune