Tomato Revolution – Giugno 2020

Pomodoro

Anche quest’anno parte la campagna “Tomato Revolution” curata da Altromercato. Lo scopo è mettere l’attenzione sulla filiera agricola di una eccellenza nostrana: il pomodoro e la sua filiera di trasformazione.

Il primato mondiale del pomodoro italiano

L’Italia è il primo esportatore di polpe e pelati con una quota pari al 77% del valore mondiale, seguita dalla Spagna (5%) e dagli USA (4%)  (Fonte: Dati Ismea – agosto 2019).

Questo primato, favorito sia dalla cultura per il prodotto che dal clima favorevole a queste coltivazioni, ha gambe fragili, che posano su una filiera agricola precaria. Basti pensare che si stima che più della metà degli impiegati in agricoltura non disponga di un contratto di lavoro regolare e che oltre l’80% dei lavoratori siano immigrati irregolari.
In particolare la filiera del pomodoro registra:

  • Lavoro a cottimo per un compenso di 3/4 € per un cassone da 375kg.
  • Un salario inferiore di circa il 50% di quanto previsto dai Contratti Collettivi Nazionali, con punte di minima retribuzione di 1 euro all’ora
  • Turni di lavoro dalle 8 alle 12 ore al giorno

Queste informazioni stanno emergendo nel dibattito pubblico, complice probabilmente il lockdown, che ha fatto emergere quanto la situazione della agricoltura fosse al collasso impedendo ai lavoratori irregolari di muoversi.

La filiera pulita del pomodoro

Per dimostrare che un’altra economia è possibile, Altromercato ha sviluppato a partire dal 2016 un progetto di filiera biologica, legale e trasparente del pomodoro. Per capire di cosa si tratta, ecco i punti di forza dell’iniziativa

  • Si appoggia piccole cooperative di produttori, che operano in zone ad alto rischio di sfruttamento
  • Vengono coltivate le varietà locali, come il pomodoro siccagno, il pomodoro ciliegino e il tondo roma
  • La produzione biologica garantisce la tutela dell’ambiente e la qualità del prodotto

I prodotti che riguardano questo progetto sono

  • Sugo al basilico – Pomodoro Siccagno bio 280 g
  • Sugo al Finocchietto – pomodoro Siccagno bio 280 g
  • Passata di Pomodoro -Tomato Revolution bio 420 g
  • Sugo pronto alle melanzane – bio 280 g
  • Passata di ciliegino Tomato Revolution bio 420 g
  • Pelati in salsa Tomato revolution bio 340 gr

Una promozione per il mese di giugno

Se già conosci questi prodotti, sai che salse corpose e saporite siano. Non perdere l’occasione di fare un po’ di scorta con la promozione di giugno. In bottega da giovedì 11 a sabato 27 giugno potrai acquistare

  • con uno sconto del 20% ogni 5 prodotti pomodoro a scelta
  • con uno sconto del 15% ogni 2 prodotti pomodoro a scelta

Ti aspettiamo tutte le mattine dalle 9 alle 13 presso la Bottega Giusto Scambio in via Mazzini 12.


Fonte https://www.altromercato.it/it_it/filiera-pomodoro/
Immagine di Bob Bowie su Unsplash

Tomato Revolution: lavoreresti per 4 euro all’ora?

Parte oggi fino la campagna promossa da Altromercato per fare conoscere una filiera biologica, legale e trasparente della conserva del pomodoro.  Un piatto di pasta può contrastare il caporalato? Noi crediamo di sì.

Balzano ciclicamente agli onori della cronaca episodi di caporalato, come ad esempio la strage di braccianti che ci fu nel 2016 a seguito di un incidente stradale

Fece molto clamore anche l’omicidio di Soumayla Sacko, bracciante irregolare, freddato perchè si era introdotto in una fabbrica abbandonata per rubare lamiera con cui costruirsi una baracca in una tendopoli.

E’ stata resa nota qualche giorno fa una indagine della Polizia di Terracina a seguito di denunce di alcune donne braccianti di origine indiana per sfruttamento, minacce e molestie sessuali. Il loro compenso è 4 € all’ora per un massimo di 18 euro al giorno, con turni che durano l’intera giornata. Una condizione che nessuno di noi sarebbe disposto a subire.

Le condizioni di sfruttamento e degrado in cui esseri umani sono costretti a lavorare e a vivere possono essere inquadrate a pieno titolo come forma di schiavitù. La presenza di queste sacche minaccia l’intero comparto agricolo e i diritti dei lavoratori regolari,  innescando una guerra di prezzi al ribasso dove anche la qualità del prodotto rischia di essere travolta.

Secondo il Rapporto dell’ispettorato Nazionale del lavoro, nel 2016 in Italia il tasso di lavoratori irregolari si aggira sul 50% e questo genera danni economici fino a 3.6 miliardi di euro.

A complicare ulteriormente la situazione, restando sulla filiera del pomodoro, solo un quarto del pomodoro con cui si realizzano passate e concentrati proviene dall’Italia, e una fetta equivalente proviene dalla Cina. L’impatto ambientale che genera il trasporto
di un prodotto abbondantemente disponibile è ingiustificato.
Come può un prodotto, il cui costo di trasporto ha una incidenza notevole sul prezzo finale, essere ancora competitivo  con il prodotto nazione? Come viene prodotto? A quali condizioni? Quali sono le caratteristiche organolettiche di un prodotto coltivato così? In sostanza: cosa ci mangiamo?

Un segnale può partire da noi, smettendo di acquistare secondo una logica al ribasso, ma valorizzando i prodotti che tutelano e garantiscono i diritti dei lavoratori.
Per sostenere la questa causa passa in Bottega e vieni a conoscere la promozione in occasione della Tomato Revolution

Foto: Avvenire